martedì 9 ottobre 2007

Dolore&Destino

Il dolore ti colpisce in tutte le sue forme... una fitta leggera, un po' di amarezza, un dolore che va e viene, la normale sofferenza con cui conviviamo tutti i giorni.
Poi c'è un tipo di sofferenza che non riesci ad ignorare. Una sofferenza così grande che cancella tutti gli altri pensieri, che fa scomparire il resto del mondo. E a un certo punto non riusciamo a pensare ad altro che alla nostra grande sofferenza.
Come affrontiamo il dolore dipende da noi.
Il dolore: ci anestetizziamo, lo accettiamo, lo elaboriamo, lo ignoriamo. E per alcuni di noi il miglior modo per affrontarlo è conviverci.
Il dolore... devi aspettare che se ne vada, sperare che scompaia da solo, sperare che la ferita che l'ha causato guarisca. Non ci sono soluzioni né risposte facili. Bisogna fare un respiro profondo e aspettare che il dolore si nasconda da qualche parte.
La maggior parte delle volte il dolore può essere sopportato... ma a volte il dolore ti afferra; quando meno te lo aspetti ti colpisce sotto la cintura e non ti lascia in pace.
Il dolore... devi solo conviverci, perché la verità è che non puoi evitarlo e la vita te ne porta sempre dell'altro.
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A scuola un giorno, durante una lezione, leggemmo Giulietta e Romeo.
Per migliorare i nostri voti la professoressa Snyder ci fece interpretare i vari ruoli. Sal Scaffarillo fece Romeo e il destino volle che io fossi Giulietta.
Le mie compagne erano tutte gelose ma io la vedevo in modo diverso. Dissi alla Snyder che Giulietta era un'idiota. Innanzitutto si era innamorata dell'unico uomo che non poteva avere, dopodiché diede la colpa al destino per una decisione che era soltanto sua.
La professoressa Snyder mi spiegò che quando entra in gioco il destino spesso non siamo più noi a scegliere.
Alla veneranda età di tredici anni mi era già estremamente chiaro che in amore, come nella vita, tutto è frutto delle nostre decisioni... e il destino non centra assolutamente nulla!
Tutti trovano Giulietta e Romeo estremamente romantico. Il vero amore. Che tristezza.
Se Giulietta è stata così stupida da innamorarsi del nemico, bersi una bottiglia di veleno e adagiarsi in un sepolcro... bè ha avuto ciò che si meritava.
La professoressa disse che sarei stata fortunata se avessi vissuto una passione del genere con qualcuno, e che se fosse successo saremmo stati insieme per sempre.
Anche adesso credo che per la maggior parte l'amore sia fatto di scelte.
Bisogna posare veleno e pugnale e crearsi il proprio lieto fine, la maggior parte delle volte.
E che a volte nonostante le migliori scelte, tutte le migliori intenzioni...
IL DESTINO VINCE, COMUNQUE.
da "Grey's Anatomy"

1 commenti:

Finz ha detto...

Bello lo stralcio. Anche se non guardo il telefilm...
Ehi Cali, se decido di fare una versione inglese del mio blog mi aiuti con le traduzioni? Un Bacio e grazie per i commenti!