Tutto ebbe inizio tre anni fa era una timida giornata di febbraio e l’appuntamento era davanti all’ingresso del porto di Bari, cosa dovessi fare non mi era molto chiaro… uno stage formativo… all’ora appena uscita dall’università non avevo ben chiaro di cosa si trattasse… non ve lo spiegherò cari viandanti perché sono certa ricorderete i post pieni di entusiasmo che proprio in quel periodo postavo… Le prime persone che conobbi quel giorno erano una biondina sorridente e una rossa spilungona, loro si conoscevano già ma la passione e la voglia di fare ci hanno fatto trovare e poi pian piano, sopralluogo dopo sopralluogo e dibattito dopo dibattito siamo diventate più che colleghe… amiche… ora queste parole mi suonano un po infantili, ma in questi anni è cosi che le ho considerate e se ho potuto le ho messe davanti a tante cose pensando che fossimo una squadra… ora anche questo mi suona infantile… ma forse è cosi che mi sento un po bambina e non riesco a diventare adulta, come scrive G.C. Giacobbe nel libro “Il fascino discreto degli stronzi”, per lui i “bambini” sono degli infelici perché sono pieni di aspettative destinate inesorabilmente ad essere deluse mentre gli “adulti” che sono autocentrati non si occupano del mondo che li circonda e vanno avanti per la loro strada calpestando spesso i “bambini”.
In questo momento, mi sento calpestata e la cosa più divertente è che sono io in torto perché sono io che non ho accettato i loro ripetuti inviti e che non posso dire di stare passando un brutto periodo perché questo sarebbe egoistico da parte mia…. E mi viene da gridare ma che razza di persone siete?!? Come potete giudicare una persona che non vedete da un anno?!?
E mi viene il sospetto che tutto questo sia stato solo un pretesto… maledizione non lo voglio pensare… non posso pensare che sia stata tutta una recita… qualcosa si è rotto… mi dispiace per me ma sono felice che voi siate due almeno non sentirete quel vuoto dentro il cuore dove c’ero io… perché io invece lo sento ed è grande…